lunedì 6 dicembre 2010

news dal campo nomadi...

di Adelaide! abbiamo finito, è stato un weekend all'insegna del "moving", nel senso che abbiamo "muovuto" (participio passato usato dagli italians di Adelaide) tutto quello che rimaneva nella vecchia casa e ci siamo trasferiti definitivamente in città.
Sabato è stato semplicemente massacrante, abbiamo pulito la casa e impacchettato le ultime (si fa per dire) cose. Temperatura 36°, alle 4:00 arriva Shirley, la property manager a fare l'inspection (che poi che c...o doveva controllare lo sapeva lei, dato che 3 settimane prima è venuto il proprietario), la verità è che voleva i soldi. Inizia con la storia del giardiniere, che spetta a noi pagarlo perchè il contratto scade il 14/12, ecc. ecc., lo sapevamo, io ci avevo provato e così tiriamo fuori i soldi senza fare storie, tranquilli come gli inglesi che stanno giocando e massacrando gli australiani a cricket in centro città.
Fin qui tutto sotto controllo, il tutto degenera quando ci dice che le dobbiamo $225 dollari, quando invece gliene spettavano 175. Attacca a parlare, prende il calendario, io ascolto e mi faccio tirare fesso, Alice no, questa volta si incazza lei, la guarda, prende il maledetto calendario e le fa i conti in faccia....risultato, $175, scuse e capitolo chiuso.
Finalmente soli, cala lo sconforto, una sensazione di......"inculamento perenne" (questo è il termine che ho trovato su wikipedia per descrivere il sentimento provato), dover sempre stare all'erta, con i pugni alti e le chiappe serrate, beh questa è la cosa che ci sfinisce più del lavoro, il trasloco, il caldo, l'aspirapolvere con i 36°, il vivere con le valigie e le scatole di cartone sul balcone e il dormire nei letti Ikea! Questo è difficile, non potersi fidare MAI di nessuno, sentirsi suonati come dopo un incontro con Tyson.
Passati questi 30 minuti, prendiamo la macchina e andiamo in città, dormiamo, colazione e domenica ancora a Seacliff, chiudiamo tutto, salutiamo i vicini, anche Shirley, perchè siamo dei signori, educazione di merda (l'avrei seppellita in giardino e dopo 3 settimane avrei chiamato il giardiniere per tagliare il prato) e alle 2 eravamo finalmente nel campo profughi di Adelaide (chi se ne frega delle scatole, della televisione e del divano che non c'è, non avere più rompicoglioni in giro "Non ha prezzo"). Domani tornerò a riportare le chiavi e controllare che abbiano disconnesso gas e corrente, sapete date le esperienze più che positive non ci fidiamo più del prossimo, anzi del vicino!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La signorilità e l' educazione sono proprio scomparse dal globo. Lo so, ci si rimane male e ci si sente perennemente presi in giro... Ma imparate a fregarvene. E' l' unico modo per andare avanti con quel briciolo di serenità che ci spetta di diritto. Preparatevi al viaggio in allegria ! E va bene il bagaglio leggero, ma non dimenticatevi maglioncini e piumotti, xchè dai 36° allo zero ( da stanotte nevica ) è un bel salto ! Vi abbraccio con tanto affetto. Lula

Eleonora ha detto...

Un saluto più che comprensivo ai colleghi di profugaggio e trasloco.
Anch'io ho finito il trasloco in questo weekend: adesso ho una casa, o meglio una stanza, all'ottavo piano con vista niente male dalla verandina della mia stanza e dal balcone della cucina. Son soddisfazioni.
Le scatole e le valige da disfare un po' meno, visto che tra dieci giorni devo rifarne almeno una per tornare in Italia.

Ci vediamo lì!
BAcioniiiiiiiii

alice&matteo ha detto...

Grazie Lula, hai ragione, l'unica soluzione è fregarsene alla grande! Purtroppo ancora non riusciamo, ma ci stiamo lavorando!
Vai Ele, casa nuova e vista spettacolare....guarda noi per le valigie abbiamo scelto la tecnica "di tutto un pò"! A prestissimo