1° articolo inviato-fingers crossed

ieri ho inviato il mio primo articolo ad uno dei giornali di linguistica più prestigiosi del mondo (puntiamo in alto che a scendere si fa sempre in tempo), di cui per motivi scaramantici preferisco non fare il nome. L'articolo si basa su una parte della mia tesi ed ha richiesto circa 12 mesi (discontinuativi) di preparazione. Il processo di pubblicazione è solo agli inizi,  l'articolo deve essere accettato o rifiutato da un editore, se accettato verrà inviato a dei revisori, che molto probabilmente vorranno che faccia dei cambiamenti (che potrebbero essere anche sostanziali considerata la metodologia utilizzata nello studio), una volta fatti i cambiamenti dovrò re-inviare l'articolo che poi dovrebbe essere pubblicato. Insomma sperem!
Nel frattempo la frustrante ricerca del lavoro continua, per ora nessun feedback, ma noi non molliamo!!!!

un pomeriggio off efffinalmente

questa mattina abbiamo inviato altre 3 domande di lavoro, e come è ormai rituale mentre vi scrivo con una mano mi tocco. L'ennesimo lavoro di coppia di una settimana passata a scrivere, spostare, cambiare, ecc. ecc. Il nostro pc inizia a perdere i colpi, 15 min per accendersi, 3 per aprire un pdf e 15 per chiudere determinate pagine web (si solo alcune). Inviate le domande ho tirato un sospiro di sollievo ed ho deciso di fare 2 commissioni, andare a comprare una nuova veneziana (si è rotta quella in camera di Misha, che ormai ha la sua camera da letto), e passare da Centerlink (ufficio del lavoro x vedere se riesco ad avere qualche soldo x la disoccupazione AHAHAAAAAAAAAHAAAAAA). Missione veneziana compiuta in 15 minuti. Missione Centerlink, fallita clamorosamente. Eppure dovevo intuirlo che non sarei riuscito a cavare un ragno dal buco quando entrando nel parcheggio (solitamente deserto) ho fatto fatica a trovare un posto. Entro nell'ufficio e trovo un'orda di persone in fila, ed un'altra semiorda nei posti a sedere. Giro i tacchi e vado a casa. Ma non finisce qua, Centerlink alla prossima puntata.

la ricerca del lavoro è iniziata!

mentre leggo di miei colleghi che hanno consegnato il phd e si stanno grattando la pancia sdraiati in spiaggia, io sto sudando e facendomi girare le balle davati al pc cercando un lavoro. Il sogno è di trovare qualcosa in università, ma non ci spero, quindi mi sto concentrando sulle scuole. Per ogni domanda che invio devo scrivere una lettera in cui dimostro al datore di lavoro che rispondo ai criteri da lui richiesti. Ovviamente i criteri variano in numero a seconda della posizione e dalla scuola, da 3 o 4 a più di venti. E' un lavoro enorme, mi ritrovo a scrivere pagine e pagine per ogni scuola con la speranza di ottenere un colloquio. Per ogni criterio bisogna fare un esempio in cui si dimostra come ci si è comportati in una situazione simile. Praticamente ho già riscritto un'altra tesi. Ovviamente Alice sta lavorando con me, nel progetto sono state convolte anche altre anime buone che ci stanno aiutando a preparare lettere e curriculum.
La cosa più irritante però è sentire questo consiglio gratuito "beh potresti lavorare in un ristorante".  2 persone mi hanno già dato questo consiglio geniale. Per educazione non ho risposto, ma penso che prima o poi metterò qualcuno al suo posto (a testa in giù in un cestino).